Cos’è
La cosiddetta normativa WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) è un insieme di linee guida internazionali sviluppate dal W3C (World Wide Web Consortium) per rendere i contenuti web più accessibili, soprattutto per le persone con disabilità. Queste linee guida mirano a garantire che siti web, applicazioni e contenuti digitali siano utilizzabili da tutti, inclusi coloro che hanno disabilità visive, uditive, motorie, cognitive o neurologiche.
La versione attuale più diffusa è WCAG 2.1 (pubblicata nel 2018), che estende la precedente WCAG 2.0. È in fase di sviluppo la WCAG 3.0, ma non è ancora definitiva.
Le linee guida prevedono tre livelli di conformità:
- Livello A: Requisiti di base per l’accessibilità.
- Livello AA: Livello intermedio, il più comunemente adottato (include A e AA).
- Livello AAA: Massima accessibilità, ma più difficile da raggiungere.
NON TI RIGUARDA IN QUESTI CASI:
- Microimprese: imprese con meno di 10 dipendenti e un fatturato o bilancio annuo inferiore a 2 milioni di euro
- Contenuti preesistenti: pubblicati prima del 28 giugno 2025 (es. video, documenti) esenti, a meno che non siano essenziali per l’accesso a un servizio.
- Onere sproporzionato: un’azienda può essere esentata se documenta che la conformità comporta un onere sproporzionato (es. costi che alterano significativamente la natura del prodotto o servizio).
Chi riguarda
La normativa WCAG riguarda
- enti pubblici
- organismi finanziati con fondi pubblici che offrono servizi digitali, (es. portali per certificati, pagamenti online, prenotazioni sanitarie)
- enti che offrono servizi essenziali come trasporti o servizi postali
- e-commerce: negozi online, piattaforme di vendita (es. Amazon, Zalando, o qualsiasi webshop con almeno 10 dipendenti e un fatturato annuo di 2 milioni di euro
- servizi bancari e finanziari: Siti e app di banche, assicurazioni, piattaforme di pagamento online
- telecomunicazioni: Fornitori di servizi telefonici, internet, o piattaforme di comunicazione
- trasporti: Siti e app per l’acquisto di biglietti (es. Trenitalia, Ryanair) o informazioni su trasporti pubblici (aereo, treno, autobus, nave)
- editoria digitale: Piattaforme di notizie con abbonamenti, e-book, servizi di streaming audiovisivo (es. Netflix, Spotify)
- servizi professionali digitali: Siti di professionisti come medici, avvocati, agenti immobiliari che offrono servizi online
- produttori di dispositivi come smartphone, tablet, ATM, che includono interfacce digitali
- aziende con sede fuori dall’UE (es. USA, Cina) se vendono prodotti o servizi digitali nell’UE.
Cosa comporta
Le WCAG si basano su quattro principi fondamentali, noti con l’acronimo POUR:
- Percepibile: I contenuti devono essere presentati in modo che gli utenti possano percepirli (es. testo alternativo per immagini, sottotitoli per video, contrasto dei colori del testo e dello sfondo).
- Operabile: Gli utenti devono poter navigare e interagire con il sito (es. devo poter navigare il sito con tastiera, avere tempi sufficienti per completare azioni, il focus su link, pulsanti e menu deve essere evidenziato con bordi o colori).
- Comprensibile: Le informazioni e l’interfaccia devono essere chiare e intuitive (es. linguaggio semplice, istruzioni chiare, menu e layout coerenti tra le pagine, Html corretto con intestazioni dei titoli senza salti H1, H2, H3).
- Robusto: I contenuti devono essere compatibili con diverse tecnologie, incluse quelle assistive (es. screen reader, HTML e CSS validati).
Sanzioni
La mancata conformità può comportare a partire dal prossimo 28 giugno multe, lettere di diffida o, in casi estremi, il divieto di vendita nell’UE.
Vuoi vedere come è messo il tuo sito?
Premesso che non esiste uno strumento che certifica la conformità alla normativa WCAG, il consorzio W3C fornisce un elenco di siti che ti dicono se, come e dove la tua pagina web non è conforme.
Per esempio, puoi scrivere il tuo indirizzo web qui e vedere cosa ti dice.
Se ti interessa approfondire o ricevere valutazioni personalizzate sul tuo caso, contattaci.